Tecnologia

L’idrogeno sarà il carburante del futuro? Metà prezzo, doppia autonomia e 0 emissioni

Una nuova tecnologia brevettata dalla startup israeliana e australiana, Electriq Global, è riuscita a stabilizzare l’idrogeno in un liquido riciclabile che può essere trasportato esattamente come avviene con la normale benzina. Electriq Global rivendica di aver inventato un nuovo carburante che combina i migliori aspetti della benzina, dell’idrogeno e delle auto a batteria in un liquido economico, green e riciclabile che ritiene possa essere il carburante del futuro.

Si tratta, potenzialmente, di una novità enorme perché consentirebbe di unire la guida a zero emissioni, tipica delle elettriche, ad un’autonoma a lungo raggio, attualmente consentita dalle vetture endotermiche, offrendo inoltre la possibilità di fare rifornimento in poco tempo. La società israeliana assicura che sarà possibile collegarsi al sistema logistico attualmente impiegato per distribuire i comuni carburanti.



La startup Electriq-Global, precedentemente nota come Terragenic, ha sede a Melbourne, Australia, e Haifa, Israele, ed ha un terzo ufficio a Hong Kong. Questa nuova tecnologia è stata presentata al pubblico in occasione dello Smart Mobility Summit che si è tenuto a Tel Aviv alla fine di ottobre. L’azienda è stata fondata nel 2014 da Alex Silberman, un elettrochimico, che da 30 anni lavora nel settore dell’accumulo di energia, delle batterie e delle celle a combustibile.

Come funziona?
Electriq-Global sostiene di aver risolto uno dei maggiori problemi che fino ad ora hanno frenato la diffusione dell’idrogeno: la difficoltà di trasporto e stoccaggio.

Essenzialmente sono quattro gli elementi fondamentali che costituiscono le fondamenta di questo sistema: il combustibile Electriq-Fuel, un catalizzatore rilasciato da un modulo denominato “Switch”, un serbatoio ed un impianto per riciclare l’idrogeno.

Il serbatoio del carburante, che ha circa le stesse dimensioni di un normale serbatoio, ha un modulo separato chiamato “Switch” che rilascia nel serbatoio piccole quantità di una sostanza chimica catalizzatrice del carburante, in modo da liberare l’idrogeno direttamente dal carburante. Il combustibile liquido reagisce quindi con un catalizzatore per rilasciare idrogeno su richiesta.

Una volta che l’idrogeno viene rilasciato, viene inviato direttamente ad una cella a combustibile per essere convertito in energia elettrica, che viene poi utilizzata per alimentare una trasmissione elettrica. Tutto il sistema, a partire dalla cella a combustibile in poi, è attualmente di serie e già in circolazione nei veicoli a celle a combustibile esistenti.

Il combustibile esausto viene catturato e riportato in un impianto dove viene reintegrato con idrogeno e acqua per il riutilizzo.

La società Electriq produce il carburante in un centro di produzione/riciclaggio. Secondo il portavoce di Electriq Michael Simonetti, che ha rilasciato un’intervista al sito NewAtlas, la ricetta è “sorprendentemente semplice” e non richiede elementi rari o costosi. A pieno carico, il carburante contiene circa il 3% di idrogeno e il 97% di materiale di supporto.

Con il sistema Electriq utilizzando un serbatoio di carburante di dimensioni standard, fare il pieno costerebbe meno della metà del prezzo equivalente della benzina, fornendo però il doppio dell’autonomia, il tutto senza emissioni. Nella sostanza con 25 dollari sarebbe possibile percorrere 1.000 chilometri.

Michael Simonetti ha affermato che questo sistema potrebbe essere utilizzato anche su una Toyota Mirai semplicemente sostituendo il serbatoio di idrogeno con quello dell’azienda israeliana compreso il modulo “Switch”.

È riciclabile
Nell’ecosistema ideato da Electriq Global quando ci si reca alla stazione di servizio per fare il pieno si effettua una doppia operazione nella quale il combustibile esausto viene pompato fuori e reintegrato con combustibile fresco.

La stazione di servizio immagazzina il combustibile esausto in un serbatoio che un’autocisterna Electriq raccoglierà dopo aver scaricato il combustibile fresco, riportandolo all’impianto di produzione dove verrà reintegrato con l’idrogeno.

Essendo un combustibile stabile a temperatura ambiente il carburante può essere trasportato verso le stazioni di servizio tramite autocisterne, esattamente come avviene con la benzina, e gli autisti possono fare il pieno direttamente alla pompa.

Un impianto di riciclaggio del combustibile sarà realizzato in Israele con il sostegno del Ministero dei Trasporti locale.

Se la caratteristica di riciclaggio del combustibile non impatta direttamente sul consumatore, che sarà molto più interessato alla possibilità di rifornire rapidamente e a basso costo la propria auto, essa può avere un forte impatto nel contesto di un ecosistema globale.

Bisognerà aspettare
La commercializzazione su larga scala non è prevista prima del 2022, quindi le affermazioni di Electriq-Global sono ancora del tutto ipotetiche. L’azienda nel 2017 ha effettuato delle dimostrazioni su una bicicletta elettrica alimentata a celle a combustibile. Ma ancora mancano delle dimostrazioni concrete.

Electriq Global tuttavia afferma che un costruttore di camion localizzato in Cina sta costruendo veicoli che utilizzano questa tecnologia e che sono stati avviati dialoghi con un gran numero di compagnie che operano nel settore automobilistico. L’azienda continuerà i suoi test e attraverso delle joint venture preparerà un piano che porterà alla definitiva commercializzazione. La roadmap prevede, tra le altre cose, la realizzazione di un generatore e di un impianto di produzione commerciale in Israele che viene costruito per creare e riciclare il carburante.

Bisognerà aspettare fino al 2020 per vedere la prima dimostrazione della tecnologia della startup con passaporto australiano e israeliano su un autobus e su un camion alimentati a idrogeno.

Il Ceo di Electriq-Global è convinto che il mercato dei veicoli ad idrogeno sia in procinto di decollare e attraverso l’utilizzo della loro soluzione sarà possibile sostituire l’idrogeno compresso rendendo tutto il processo più sostenibile ed economico.

Il sistema di Electriq è interessante perché, potenzialmente, potrebbe essere impiegato anche su un’auto ibrida elettrica-Electriq; la batteria, di piccole dimensioni, potrebbe essere utilizzata per coprire l’uso quotidiano ed il sistema Electriq per i viaggi più lunghi.

Attualmente le auto elettriche sono significativamente migliori rispetto all’idrogeno puro che è inefficiente da produrre, difficile da immagazzinare e trasportare, oltre che ad essere molto pericoloso in caso di incidenti. Sulla carta questo sistema brevettato da Electriq-Global potrebbe però rendere veramente sostenibile l’utilizzo dell’idrogeno.

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One thought on “L’idrogeno sarà il carburante del futuro? Metà prezzo, doppia autonomia e 0 emissioni

  • Il futuro ,pulito, economico è solo idrogeno il resto è solo imbroglio.

    luigi 46

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