Auto del passato: Citroen BX

Il 16 settembre 1982 venne calata lentamente dalla Torre Eiffel in una cassa di legno una Citroen BX, in onore del fondatore André Citroen che era affascinato dalla “Dama di Ferro” e volle sempre renderla una sorta di sua enorme insegna pubblicitaria. Toccò terra quasi 10 giorni dopo, il 25 settembre, scoprendo il nuovo modello. La presentazione ufficiale avvenne il 30 settembre 1982, al salone dell’automobile di Parigi, inizialmente solo con carrozzeria berlina a due volumi e a 5 porte.



Già dalla fine degli anni Settanta si cercava un’erede per la GS, ma a causa dei risultati non convincenti raggiunti e non potendo più contare sull’autore della stessa (Robert Opron passato in Renault dopo la nascita del Gruppo PSA) la Citroen scelse di avvalersi di una collaborazione esterna con Bertone, che incaricò del lavoro Marcello Gandini, il designer italiano già autore di vetture di successo come Lamborghini Countach e la De Tomaso Pantera.

citroen bx re rear

La vettura si discostava molto dalle suntuose, dolci e affusolate linee delle precedenti Citroen CX e GS, nonostante alcuni accorgimenti richiamassero le altre vetture del marchio. La Citroen BX si caratterizzava per le linee rigidissime, scolpite e rette che si incrociano in modo spesso violento e spigoloso dando vita ad una sagoma molto originale in pieno stile dell’azienda francese.

Molto originali anche gli interni, con il volante ad un’unica razza che si sdoppia nella parte inferiore e sovrasta un cruscotto che ricorda il computer di bordo delle navicelle dei film fantascientifici che proprio negli anni ’80 ebbero maggior successo.

citroen bx interior

Le motorizzazione al debutto vedevano due 1.4 litri a benzina che si differenziavano per il carburatore monocorpo (62 cv) o doppio corpo (72 cv) ed un 1.6 litri sempre a benzina da 90 cv. Le versioni diesel verranno invece introdotte nel 1983 con la motorizzazione 1.9 litri aspirato ed in grado di erogare 65 cv.

La BX nasceva su un pianale del tutto nuovo che in seguito sarebbe stato utilizzato anche per un’altra vettura del Gruppo PSA, come la Peugeot 405. Tale pianale fa uso delle sofisticate sospensioni idropneumatiche; la geometria dell’avantreno era del tipo MacPherson, mentre il retrotreno era a semiassi oscillanti. L’impianto frenante conta su quattro freni a disco, quando all’epoca era molto più diffuso l’utilizzo di due dischi all’avantreno e due tamburi al retrotreno, mentre lo sterzo era a cremagliera.

citroen bx tecnica

Nel luglio del 1986 la BX viene rinnovata con un restyling da seconda serie, non più per mano di Bertone, ma dell’allora responsabile del design Citroën, Carl Olsen. La Citroën BX fu prodotta dalla Citroën complessivamente dal 1982 al 1994 in oltre due milioni di esemplari ed è ancora oggi ricordata come uno dei modelli più emblematici del marchio.

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