Nuovo studio dell’ICCT rivela elevati livelli di emissioni di NOx nelle auto diesel

Un istituto internazionale per la salvaguardia dell’ambiente, il cui nome è International Council on Clean Transportation (ICCT), ha condotto recenti test sui veicoli a gasolio. Questo studio si è basato sulla definizione di defeat device elaborata dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per individuare eventuali alterazioni sulla misurazione rilevata. L’Icct ha analizzato i dati di laboratorio, le prove in condizioni reali effettuate da enti governativi e organizzazioni indipendenti insieme alle misure di telerilevamento, per confrontare il tutto con le soglie di emissioni sviluppate per identificare con un’alta probabilità la presenza di un dispositivo di manipolazione vietato. Lo studio ha esaminato i modelli Euro 5 ed Euro 6.



Il risultato di questo studio ha evidenziato che almeno il 77% dei test ufficiali effettuati sulle autovetture diesel presentano livelli sospetti di emissioni di NOx (ossidi di azoto), il che suggerisce la probabile presenza di un defeat device a bordo. L’Icct ha anche riscontrato emissioni di NOx tre o quattro volte i limiti di legge, in almeno il 40% dei test ufficiali. Ciò indica quasi certamente la presenza di un dispositivo di manipolazione vietato.

Inoltre, circa il 42% dei 1.400 test ufficiali condotti in ambienti controllati ha superato la soglia delle “emissioni estreme”, mentre le prove in condizioni reali mostrano tassi “simili o superiori”. Il telerilevamento, invece, indica che circa il 75% delle famiglie di motori supera la soglia estrema. Inoltre, lo studio ha evidenziato oltre 200 modelli di veicoli testati con emissioni di NOx superiori alla soglia “sospetta”, 150 oltre la soglia “estrema”, e quasi il 70% con livelli estremi “in almeno un test ufficiale”. Di fatto “un’ampia maggioranza” con dati sospetti anche nei test indipendenti e nei dati misurati a strumento.

effetti smog

L’Icct ha sottolineato che le recenti sentenze della Corte di Giustizia Europea hanno stabilito che gli strumenti di calibrazione riscontrati in 66 modelli e i sistemi di altri 50 modelli, che alterano o disattivano il controllo delle emissioni alle basse temperature, sono da considerare dispositivi di manipolazione vietati. In sostanza, l’organizzazione ha dimotrato con il loro studio l’ampia diffusione delle strategie di manipolazione nelle auto diesel Euro 5 ed Euro 6, che comportano un eccesso di emissioni di NOx.

Grazie al chiarimento della definizione di dispositivi di manipolazione e delle norme che ne vietano l’uso, e viste le recenti sentenze della Corte di Giustizia Europea, le autorità di sorveglianza degli Stati Membri dell’Ue e del mercato del Regno Unito dispongono ora di una base chiara per affrontare il problema dell’eccesso di NOx causato dai dispositivi di manipolazione vietati.

L’organizzazione ha inoltre sottolineato l’importanza di misure rigorose per garantire il rispetto dei limiti di emissione e la protezione dell’ambiente e della salute pubblica. In particolare, ha evidenziato la necessità di un’adeguata applicazione delle norme e delle sanzioni per i costruttori che non rispettano i limiti di emissione, nonché l’importanza di un costante monitoraggio e controllo delle emissioni dei veicoli in circolazione.



L’Icct ha anche sottolineato l’importanza di promuovere tecnologie pulite e sostenibili, come i veicoli elettrici e ibridi, per ridurre le emissioni di inquinanti e migliorare la qualità dell’aria nelle città. Ha inoltre invitato i governi e le istituzioni europee a rafforzare le politiche per promuovere la mobilità sostenibile e a sostenere l’industria automobilistica nella transizione verso tecnologie più pulite.

In sintesi, il rapporto dell’Icct evidenzia la persistenza di pratiche scorrette nell’industria automobilistica per quanto riguarda le emissioni dei veicoli diesel, nonostante le recenti sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e la maggiore attenzione delle autorità di controllo. Tuttavia, l’organizzazione sottolinea anche l’importanza di un’azione decisa e coordinata per affrontare il problema delle emissioni e promuovere tecnologie sostenibili per il futuro della mobilità.

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