Volkswagen contro gli e-fuel: inutile distrazione, endotermico già morto
Nonostante il parere contrario della Germania, che ha chiesto di includere gli e-fuel nel divieto dei motori a combustione dell’UE previsto per il 2035, il marchio Volkswagen non ha alcuna intenzione di investire in questa tecnologia obsoleta.
Gli e-fuel sono carburanti sintetici ottenuti dalla cattura del carbonio nell’atmosfera e dalla sua trasformazione in combustibile mediante l’uso di energia da fonti rinnovabili. Tuttavia, questo processo è molto inefficiente dal punto di vista energetico, se confrontato con l’uso diretto dell’energia verde per alimentare motori elettrici.
Questo è quanto affermato da Thomas Schäfer, il capo del marchio Volkswagen, in un’intervista con Automotive News. Schäfer ha smentito categoricamente il coinvolgimento del suo Gruppo nella posizione tedesca e ha chiarito il malinteso:
Come giudica la richiesta della Germania di modificare il divieto dei motori a combustione dell’UE del 2035 per includere le auto alimentate da e-fuel?
Schäfer: Questa è una discussione inutile dal mio punto di vista. Entro il 2035 i motori a combustione saranno comunque superati. Abbiamo detto che per noi il 2033 sarà la fine di quella tecnologia. Entro il 2030 prevediamo che l’80% dei nostri veicoli venduti in Europa sia elettrico a batteria, quindi perché sprecare una fortuna in una vecchia tecnologia che non ti dà alcun vantaggio?
Chi c’è dietro la posizione tedesca? Politica di partito? Il CEO del gruppo VW Oliver Blume?
Schäfer: Non c’è dietro il signor Blume. Lo garantisco. Questa discussione sugli e-fuel è ampiamente fraintesa. Hanno un ruolo da svolgere nelle flotte esistenti, ma non sostituiranno i veicoli elettrici. Questa è una totale assurdità. Guarda la fisica della produzione di e-carburanti. Non abbiamo abbastanza energia così com’è, quindi perché sprecarla in e-fuel?
Un’ipotesi diffusa era che Oliver Blume fosse il responsabile delle pressioni tedesche a favore degli e-fuel, in virtù del forte impegno di Porsche in questo settore. Tuttavia, questa intervista sembra smentire tale ipotesi, e confina i combustibili sintetici all’utilizzo nelle auto d’epoca, o eventualmente in altri settori come quello marittimo e aereo.